7- settembre 2005 - Nell’Istituto d’istruzione superiore I Licei di Belvedere Marittimo (Cs), i colleghi di Scienze naturali, durante le ore di lezione, hanno promosso un dibattito sui seguenti punti:

 L’importanza e l’influenza esercitata dalla figura e dal pensiero di Darwin all’interno di un contesto scientifico per secoli spesso influenzato ed osteggiato dai vertici della Chiesa cattolica, pensiamo alle figure degli alchimisti o delle streghe. Le ipotesi di Darwin furono infatti accolte con un’autentica levata di scudi.
Il rapporto fra evoluzione culturale ed evoluzione biologica e come queste vadano,nell’uomo,di pari passo;
Il legame fra evoluzione del linguaggio ed evoluzione biologica e come il termine “informazione” definisca sia quella culturale che quella genetica;
Come,dopo più di un secolo,le idee di Darwin siano ancora oggetto di diffidenza, tanto da spingere i settori più retrivi della società ,come succede in alcuni stati USA,ad imporre alle autorità scolastiche di bandire le teorie di Darwin dall’insegnamento;
Come l’idea di separare l’origine umana da quella degli altri esseri viventi, anche di fronte all’evidenza di quello straordinario fattore unificante che è il DNA, significa stabilire una separazione che, ponendo l’uomo al di fuori del contesto naturale e comunque in posizione di preminenza divinamente sancita, sembra poterne giustificare gli atti di distruzione e di disprezzo nei riguardi dell\'intero contesto naturale.

Si prevede inoltre la messa in scena di un breve spettacolo teatrale ispirato al libro di Roy Lewis ' Il più grande uomo scimmia del Pleistocene', Adelphi, Milano.
Il libro, di fantasia, si riferisce al momento cruciale in cui una tribù di ominidi decide di avviarsi verso la strada dell’”umanità” e questo passaggio è segnato da molti episodi anche ironicamente trattati, ma espone soprattutto due dilemmi drammatici che investono la piccola comunità di cui si parla: la conoscenza, simbolizzata dalla scoperta del fuoco e dal dilemma della opportunità della sua diffusione, ed il potere delle armi, unico in grado di assicurare l\'instaurarsi ed il mantenimento di una gerarchia di privilegi e di poteri che non appartengono,al di là delle strumentalizzazioni di qualche etologo, alla varietà dei viventi.
Lo spettacolo sarà preceduto da un balletto sull’evoluzione dei vertebrati in cui saranno evidenziati, come in un disegno di Escher, i legami e gli sconfinamenti nel naturale trasformarsi di una classe nell’altra .
Affrontare tramite il mezzo teatrale questi argomenti significa porre agli allievi alcune importanti domande: che cosa è il male, che cosa è il potere, cosa sono ed a che cosa servono le gerarchie? inoltre, per evolverci, per diventare “uomini” anche culturalmente, dobbiamo necessariamente accettare queste caratteristiche? E ancora, se tutto questo porta, come sembra che stia portando, alla distruzione dell’umanità stessa o comunque ad una condizione di vita peggiore di quella “naturale”, quale altra strada evolutiva avremmo potuto imboccare?
A cura della prof.ssa Mariuccia Papa, presidente della sezione ANISN dell’Alto Tirreno Cosentino

n. 0 ( darwin.jpg ):